domenica 23 dicembre 2012

l'Artugna n. 127 - Dicembre 2012


E' stato pubblicato il numero 127 del periodico.





in copertina:
La ciasa de Ciàl de Mulìn. [foto di Marco Tabaro]

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  • Roberto Zambon, nell'editoriale "GRAZIE!"  di questo numero  che chiude l’anno del 40° della nascita de l’Artugna porge un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso di tagliare questo traguardo: ai lettori, che – anno dopo anno – hanno consentito la regolare ed ininterrotta pubblicazione di 127 numeri del periodico e di molte altre realizzazioni editoriali; ai collaboratori che hanno reso l’Artugna sempre più interessante, varia, ricca di contenuti e con una veste editoriale da far invidia; ai Pievani, da don Giovanni – il vero promotore de l’Artugna – fino a don Maurizio.
  • Nella Lettera del Plevan il parroco don Maurizio Busetti riflettendo sulla pace e sulla gioia che il presepio può donare a una persona che lo contempla in semplicità, augura a tutti noi di renderci disponibili ad "entrare" nel presepio, a farci inondare dall'aura di pace e di gioia che si lascia dietro ciò che c'è di male e di brutto per risentire dentro il cuore l'annuncio che gli angeli fecero ai poveri pastori: "Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama".
  • In Pionieri budoiesi in Australia, ricollegandosi ad un articolo dell'Agosto 2011, Roberto Zambon, partendo da alcune scarne informazioniarrivate da Lismore (Australia), relative ad una certa Angela Ianna, illustra le varie ricerche che, con riscontri in Australia e nel Veneto, hanno permesso di far emergere un'interessante pagina della nostra emigrazione ricca di pregnanti risvolti umani.
  • Adelaide Bastianello racconta il recente pellegrinaggio a Medjugorie. in "Se sapeste quanto vi amo, piangereste di gioia" espone le proprie emozioni, dai dubbi, dallo scetticismo prima della partenza, alle emozionanti sensazioni di ricchezza interiore dopo i giorni trascorsi nei luoghi delle apparizioni della Vergine. Da Medjugorje nessuno va mai via a mani vuote.
  • "Vorrei raccontarvi dell'esperienza più importante e significativa che ho vissuto finora". Martina Pellegrini ci parla del Villaggio della Gioa in Tanzania dove ha svolto un arricchente periodo di volontariato. Il Villaggio della Gioia, fondato nel 2002 da Padre Fulgenzio Cortesi, è un luogo di accoglienza che ospita 120 bambini, molti di loro orfani a causa dell'AIDS."Bambini con gli occhi grandi, occhi che parlano, che dicono molto, che ti fanno promettere di tornare..."
  • Durante il Dardagosto nel teatro di Dardago è stata allestita, a cura dei figli, un'interessante Personale di pittura di Angelo Modolo: 51 dipinti eseguiti dal 1970 al 2000. Modolo si può definire un silenzioso cantore del paesaggio pedemontano che elogia il paesaggio della sua terra, cogliendo l'essenziale senza indugiare. Specialmente lo scenario riccamente pittorico del Gorgazzo diventa per lui la palestra artistica in cui allenarsi e cimentarsi con estro e capacità pittorico non comuni.
  • A Budoia, su iniziativa dei titolari dell ex cartoleria "il Girasole" opera un gruppo di volontari: Gli amici del Girasole, che organizzano diverse iniziative benefiche specialmente nelle giornate del 2 Giugno e dell'8 Dicembre. Quest'anno sono stati raccolti fondi per il Burlo Garofolo di Trieste e per la Casa Madonna Pellegrina di Pordenone. Analoghe iniziative verranno riproposte nel 2013.
  • Roberto Bianchini illustra ai lettori la Palestra di roccia Dardago - San Tomè che da molti decenni è frequentato da arrampicatori dilettanti o molto conosciuti, primo fra tutti Raffaele Carlesso. L'articolo è tratto da Notiziario del Club Alpino Italiano di Pordenone il quale ricorda che lo scritto vale sono come comunicazione informativa e non come invito alla frequentazione della struttura. L'arrampicata è un'attività potenzialmente pericolosa: chi la pratica lo fa a proprio rischio ed ha il dovere di mettere in atto tutte le misure di sicurezza per evitare incidenti per sé e per gli altri.
  • Come sempre l'ultima parte del periodico è dedicata alle rubriche 'n te la vetrina, Lasciano un grande vuoto, Cronaca, Inno alla vita, I ne à scrit, Bilancio e il Programma religioso.
Il periodico si può trovare fuori della chiesa, al termine delle Sante messe festive, 
e nelle edicole di Dardago e di Budoia.

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