lunedì 23 settembre 2013

Il Ruial nelle pagine de l' Artugna


Si è costituito recentemente El Comitato del Ruial de San Tomè  con lo scopo di
tutelare lo storico manufatto, valorizzare la cultura e le usanze locali e promuovere il rispetto dell’ambiente. 

Il ruial è una complessa opera idraulica, formata da alcune migliaia di elementi in pietra scolpiti a forma di U, che porta l’acqua dalla Val de Croda fino ai paesi di Dardago, Budoia e Santa Lucia. Le prime notizie sulla costruzione del rujal risalgono alla seconda metà del 1600.

Esso ha svolto la sua opera fino alla metà del XX secolo. Da quel momento, l’incuria e l’oblio ebbero il sopravvento su questo importante  manufatto. Oltre a non essere oggetto di manutenzione, molti elementi del ruial furono trafugati e ora fanno bella mostra in qualche giardino! Inoltre una cava, attiva per un breve periodo, scaricò proprio sopra un tratto della canaletta, migliaia di metri cubi di materiale!

Per fortuna, anche negli anni passati, qualcuno si è interessato a quest’area: ricordiamo gli interventi della Proloco (l’Itinerario del torrente Artugna costeggia buona parte del rujal), delll’ANA e dei volontari che hanno fatto sì che il manufatto non andasse irrimediabilmente perduto. Fare nomi è sempre difficile ma riteniamo giusto ricordare il grande impegno di Sergio Carlon e di Luciano Zambon.

In queste settimane, decine di volontari, riunite nel Comitato si stanno impegnando in un'opera sistematica di recupero del ruial. Il lavoro attuale riguarda la sistemazione delle pietre grezze che sormontano e delimitano la canaletta e la pulizia dell’area adiacente.
Prossimamente, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, verranno messi in opera circa 200 metri di canaletta in pietra.  

Il nostro periodico già nel 1987 pubblicò un articolo di Fabrizio Fucile sulle origine storiche del ruial.
Ecco le pagine de l'Artugna di 26 anni fa! (1)



Il disegno del pubblico perito Francesco Alberti (1669) che accompagna la supplica
 per poter portare l'acqua da val de Croda fino a Dardago (Archivio di Stato di Venezia)

Il disegno del pubblico perito Michelangelo Mattei (1775) allegato alla supplica
 per la costruzione di un "molino a copedello"

(1) Già nell'Agosto del 1981, il nostro periodico pubblicò la fotografia del disegno del 1775, gentilmente fattaci pervenire dalla lettrice  Licia Bastianello

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