Proseguiamo con l'illustrazione della Mostra sulle tre latterie del Comune di Budoia.
Nei post precedenti abbiamo parlato dei pannelli posti nell'atrio dedicati all’analisi economica della nostra zona all’inizio del XX secolo e alla spiegazione del processo di lavorazione del latte.
Nell'ampia sala, già stanza per la trasformazione del latte, domina una gigantografia a intera parete delle montagne budoiesi in cui si staglia la sequenza delle cime interrotta dall’ampia Val Granda. Fra il verde dei boschi sono incastonati i pannelli che ricostruiscono sinteticamente la storia della latteria di Budoia, di Dardago e di Santa Lucia.
I primi anni furono difficili a causa di contrasti tra i vari consiglieri. Nel 1933 il consiglio venne sciolto dalla Prefettura: la Latteria fu governata per qualche mese dal Commissario, il Podestà di Budoia. Nonostante ciò l'attività della latteria aumentava di anno in anno arrivando a lavorare una media di 8 ettolitri al giorno.
La guerra e il dopo guerra furono gli anni più difficili. La produzione calò progressivamente fino al 1943 quando si arrivò a lavorare appena 150 litri al giorno. Inoltre, parte della produzione di burro e di formaggio veniva requisito dalle autorità.
Nei momenti difficili i soci sapevano essere solidali, come quando, nel 1952, con una sottoscrizione raccolsero ben 56.000 lire a favore di una povera famiglia che aveva dovuto interrare l’unica vacca morta per malattia.
Fino agli anni '60 la latteria visse il momento più florido. Con l’avvicinarsi degli anni ’70,
diminuiscono i soci e le vacche allevate. La Latteria può lavorare sempre meno latte: negli ultimi mesi circa 300 litri. Troppo pochi per poter continuare.
Il 14 ottobre 1975 si chiude questa straordinaria realtà dardaghese.
La Mostra è visitabile presso la ex latteria di Budoia.
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